Passirano – Sabato 21 Ottobre arriva la replica di “Social Plot”
L’associazione culturale Pachamama ha voluto presentarsi mediante questo progetto perché Social Plot incarna al meglio la sua mission, ovvero promuovere i diritti umani e civili, la tutela ambientale e animale tramite la fotografia, docufilm e talk.
Realizzato grazie al sostegno del Birrificio Curtense, Pronto Ufficio, Comune di Passirano, Carolina Zani Melanoma Foundation e LABA (Accademia di Belle Arti).
Il progetto è stato presentato alla comunità di Passirano sabato 21 ottobre al Birrificio Curtense con grande riscontro di pubblico: all’evento ci sono state più di 200 persone, bambini e adulti hanno riso e pianto guardando il docufilm dove loro stessi erano i protagonisti.
La replica è prevista Sabato 21 ottobre dalle 17:30 a Passirano in via Chiesa 55 Camignone (BS), presso il Pollaio Sociale sostenuto dalla Canonica Chiesa di San Lorenzo
Una mostra fotografica outdoor, presentazione del magazine, proiezione del docufilm sullo schermo cinematografico gonfiabile firmata BIS.
Sono coinvolti 20 associazioni e progetti solidali di Passirano e dintorni e ben 100 ritratti di cittadini, realizzati nello studio fotografico itinerante nei punti più emblematici di Passirano e dintorni.
All’aperto per ridare il pubblico al pubblico.
Il progetto è composto da diversi linguaggi visivi e audio rappresenta una testimonianza dell’essenza umana, con la sua capacità di costruire storie collettive, un’unità di voci che creano una melodia armonica. Poiché non esiste uno senza noi, né noi senza uno.
Progetto ideato e realizzato da Paula Jesus, Dott.ssa in filosofia, fotografa e regista migrante cilena. Autrice in continuo movimento, impegnata su diversi progetti sui diritti umani a livello nazionale ed internazionale. Nel 2023 fonda l’associazione culturale Pachamama che fa da contenitore di BIS- Biennale Itinerante del Sociale, nata con lo scopo di divulgare i diritti umani, ambientali e animali tramite concorsi di
fotografia e documentari audiovisivi.
Le musiche del documentario sono frammenti originali del compositore romano Massimo Caturelli, mentre il montaggio e la postproduzione del docufilm sono a cura dell’operatore videomaker Manuele Leo.